martedì 10 novembre 2009

It's only Enogastrobloccoraduno™, but WE LIKE IT




Passata la festa... odo augelli... gabbare lo santo
... eccheccazzo, coi proverbi e le poesie non sono proprio a mio agio.
A proprio agio si sono invece trovati i 123 impavidi che hanno sfidato il meteo, caratterizzato da una bella giornata di sole e vento (=aderenza) per rinchiudersi nella cava più strapiombante e svasa che si possa trovare tra Correggio e Novellara: il Tonga!

Una grande festa iniziata alle 10 del mattino di sabato 7 novembre 2009 e... mi correggo, iniziata alle 5,30 del mattino con il montaggio dei gazebo da parte di Ivan e Gorra e... scusate, iniziata mesi fa con il restyling della Cava del Blocchi! E proprio nella rinnovata cava del Tonga si è svolta questa prima di otto tappe del circuito Bloccati Nella Nebbia, una festa etilico-arrampicatoria che fa della parificazione tra la tenenza espressa nel grado FB e la tenuta del grado alcolico.

Un massacro di pelle, muscoli e fegato dal quale rinasceranno innumerevoli fenici... ma che cazzo sto scrivendo?! Ok, dai, più prosaico: una figata stratosferica grazie al team Tonga (un applauso), agli sponsor (Marmot, Il Risuolatore, Wild Climb e Smog) ma, soprattutto, grazie ai numerosissimi e motivatissimi partecipanti.

Va detto che i boulder erano davvero duri... forse troppo. Di questo ci scusiamo promettendovi che correggeremo il tiro nella prossima edizione. La causa della stitichezza del grado è da ricondurre al poco tempo rimastoci tra la fine dei lavori e la festa e, soprattutto, allo scarso stato di forma dei tracciatori che, per paura di fare le cose troppo facili hanno finito per fare l'opposto. Ma tant'è. Pare vi siano comunque piaciuti... siete davvero un popolo di masochisti!

Passiamo alla "gara".

Le donzelle, tra rocker e rocabilly, hanno dato spettacolo di tenuta e tenenza.
In particolare una Giovanna Pozzoli versione AC/DC - vedi foto - (anche mancando la Lisa Benetti, la bandiera del gruppone rockettaro ha garrito al vento di Erba) ha imposto il suo ritmo -e che ritmo!- giungendo solitaria al top della finale.
Splendido il duello per la piazza d'onore che vede prevalere di un'incollatura (un solo tentativo) la mamma più tirata dell'arrampicata nazionale, Glenda Pelosi, sulla giovene lottatrice dal sangue blu (e non per il vino) Bianca Bombardi. Quarta ma con grande onore per la kiwi Emma Maguire che, nonostante qualche postumo da festeggiamento, ha dato grande battaglia per la gioia del pubblico.

Per i maschietti ha vinto, dopo una finale entusiasmante, la star Michele Caminati che ci ha insegnato (dopo aver tritato praticamente tutti i boulder dal giallo in su) come si tengono prese piattissime dopo qualche birra media e alcuni bei pezzi di gnocco e salame.
Secondo Il Guerriero del Futuro (ma anche del presente), il tenacissimo e funambolico Marcello Bombardi, ormai una presenza fissa dei primi due gradini del podio (più del primo che del secondo) del nostro circuito.
Terzo l'uomo senza il quale non si farebbe l'Enogastrobloccoraduno™: Marco Gualtieri, in arte Papa, che, fuori come un campanile svizzero, è riuscito a ricordarsi le prime 4 prese del blocco di finale... le altre si sono perse nei fumi, moooooolto fitti, dell'alcol.

La cena, a base della sontuosa e squisita Grigliata Imperiale dei Maestri Jafet, Ferro e Master, unita ai 28Kg (!!!) di fagioli che gli 80 commensali si sono pappati (350 g a testa... di media!), ha opsto il sigillo sulla splendida giornata. Per la nottata... chi c'era SA, chi non c'era...

Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti e arrivederci alla seconda tappa, domenica 29 novembre al Blocstation di Forlì.

Hasta!

P.S.
Trovate qui le classifiche Femminili e quelle Maschili.
Per quelli che vogliono sapere lo score ottenuto coi boulder fatti, indipendentemente da quelli convalidati, eccovi le classifiche generali Femminili e generali Maschili. Per il circuito, ovviamente, non servono a nulla ma sappiamo di qualche sfida tra vecchi e papà...